“Chi è senza amici si ammala di più”.

“Chi è senza amici si ammala di più”. E’ il titolo di una ricerca che, dopo molti dati, afferma come la  partecipazione alla vita sociale e alla famiglia siano il farmaco più necessario per vivere un’età anziana e in buona salute. 

Un’affermazione in cui i responsabili del Movimento Terza Età, da quest’anno denominato anche Età Nuova, credono particolarmente.  Infatti in Italia le persone con oltre 65 anni sono quasi il 25% della popolazione, con un’aspettativa e anche di qualità della vita più alta di tutte le generazioni precedenti .

Uno stimolo per il Movimento  a continuare  nell’impegno per la comunità degli anziani,  offrendo un programma vario e stimolante di incontri con l’obiettivo primario di vivere insieme momenti, gioiosi, formativi, qualificanti e di serena amicizia. Gli incontri si svolgono ogni giovedì presso il centro pastorale mons. Enrico Ratti di via Cavour 25 a partire dalle 15.

Giovedì 20 marzo don Leonardo Fumagalli proseguirà la catechesi, proposta dal  sussidio formativo diocesano, “Chiamati ad essere apostoli”:  titolo del quinto incontro: “Celebrazione eucaristica e pasto comune”.  Il sesto appuntamento è in programma per  il 10 aprile e avrà per tema “I diversi carismi e l’unico spirito”. Giovedì 27 marzo  l’assessore Laura Capelli presenterà  i servizi sanitari presenti sul territorio e la “Guida ai servizi per anziani” edita dall’amministrazione comunale. 

Il mese di aprile, inizierà con l’arte.  Giovedì 3 Candida Rivolta e Onelio Bruni guideranno  il secondo incontro  con il pittore  tedesco Sieger Koder sul tema “La Passione di Cristo” da lui dipinta. Mercoledì 16 in attesa della Pasqua, Giampiera e il suo gruppo, organizzeranno la tradizionale “cena ebraica” che si concluderà con gli auguri, una lotteria e premi per tutti i presenti.  

Inoltre durante la Quaresima dell’anno giubilare, i responsabili e gli animatori, sono invitati il 9 aprile a Meda per una giornata di meditazione, preghiera e incontri fraterni guidata dall’assistente diocesano mons. Franco Cecchin.