Indicazioni e attenzioni
La celebrazione dei Sacramenti avviene normalmente nella parrocchia di residenza. Solo se sussistono adeguate motivazioni è possibile chiedere che vengano celebrati in altra parrocchia. In questo caso è necessario presentarsi al Sacerdote che opera nella propria parrocchia per avere un “nulla-osta” scritto (che non serve invece tra le parrocchie della nostra Comunità pastorale).
Per il Battesimo:
- presentarsi al Sacerdote della propria parrocchia per la domanda del Battesimo (non è bene rimandarlo troppo a lungo) e per conoscere il calendario degli incontri di preparazione;
- scegliere come padrino e madrina dei buoni cristiani che possano assumersi il ruolo di educatori della fede e che abbiano le condizioni richieste dal Diritto Canonico; i genitori nel compilare la domanda di Battesimo dichiarano sotto la propria responsabilità l’idoneità della/e persona/e scelta/e come padrino e madrina (può essere anche una sola persona).
Per gli altri Sacramenti della Iniziazione Cristiana: Prima Riconciliazione, Messa di Prima Comunione, Cresima:
- i ragazzi si preparano con l'iscrizione e la frequenza ai cammini catechistici nei rispettivi oratori e parrocchie; la preparazione inizia dalla II elementare in poi e dura comunque quattro anni in tutte le parrocchie; salvo situazioni del tutto eccezionali il percorso della catechesi deve continuare nella parrocchia dove è iniziato;
- gli adulti interessati a ricevere i tre Sacramenti dell'Iniziazione Cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia) si rivolgano al Vicario residente nella propria parrocchia per conoscere il cammino da compiere (ordinariamente dura due anni);
- per la Cresima degli adulti c’è un calendario di celebrazioni nella Zona Pastorale di Monza; nella Comunità Pastorale di Seregno c’è un apposito corso di catechesi nel mese di gennaio e la Cresima alla prima domenica di febbraio.
Per il Matrimonio:
- secondo le norme diocesane sia celebrato nella parrocchia di residenza o domicilio della sposa o in quella dello sposo o in quella dove andranno ad abitare;
- la preparazione avviene con la frequenza ad uno dei percorsi proposti in ogni parrocchia (indicativamente a gennaio/febbraio nelle parrocchie del Ceredo e del Lazzaretto; a febbraio/marzo a S. Valeria; ad aprile/maggio a S. Carlo; a ottobre/novembre a S. Giuseppe e S. Ambrogio)
- occorre presentarsi al Vicario residente nella propria parrocchia con un congruo anticipo di tempo per fissare la data del matrimonio (o per ottenere la licenza di celebrarlo eventualmente in altra parrocchia) e per preparare la documentazione necessaria.
Per gli ammalati:
- avvertire il Vicario residente nella propria parrocchia della presenza in casa di una persona ammalata o di una persona anziana (dando indirizzo e telefono) così da poter offrire la necessaria assistenza spirituale;
- per la S. Comunione frequente sono disponibili anche i laici ministri straordinari della Comunione Eucaristica;
- chiedere per tempo il sacramento dell'Unzione degli Infermi in caso di malattia grave;
- chiamare il Sacerdote per la preghiera accanto ai morenti.
Per il funerale:
- avvertire tempestivamente il Sacerdote della morte di un proprio congiunto per una visita in casa e per preparare al meglio la celebrazione del funerale.
Per celebrazioni a suffragio dei defunti:
- è buona cosa che la famiglia provveda a far celebrare per i propri defunti almeno una volta l'anno la S. Messa, che è la preghiera di suffragio per eccellenza;
- secondo le indicazioni del Sinodo Diocesano 47° (costituzione 85) i nomi dei defunti non vengono menzionati durante le celebrazioni festive.
Per il rilascio di certificati, per la celebrazione di Sante Messe, per consegnare offerte per le diverse finalità, per iscrizioni alle diverse proposte, attività e pellegrinaggi, per informazioni sulla vita parrocchiale occorre rivolgersi alla sacrestia o alla segreteria della propria parrocchia.
ATTENZIONE
Nessuno è autorizzato a passare nelle case a chiedere offerte o a vendere libri, immagini e oggetti a nome o a favore delle Parrocchie, degli Oratori, dei Gruppi Parrocchiali, delle Scuole parrocchiali o di Casa della Carità. Chiunque lo faccia – come a volte purtroppo accade – vuole solo approfittarsi della buona fede della gente e dunque non va ascoltato!