Un angelo gli disse: alzati è ancora lungo il tuo cammino

Il pellegrinaggio va accolto come dono. L’atteggiamento di accoglienza favorisce una maggiore comprensione del nostro “uscire verso” e ci permette di porre al centro il vero protagonista che è il Signore. Partiamo colmi di attese, ma ci può capitare di ritornare vuoti se siamo rimasti fissi su di esse; ci sentiremo ricchi se siamo rimasti aperti agli imprevedibili doni di Dio. Il pellegrinaggio è un dono se lo collochiamo nel disegno provvidenziale del nostro cammino cristiano: perché questo pellegrinaggio oggi, non ieri e non domani? È l’appuntamento con Colui che a tempo opportuno ci fa dono di quanto abbiamo bisogno se cerchiamo con cuore sincero.

Il pellegrinaggio è anche occasione di incontro e di amicizia: può far nascere o consolidare amicizie. Talvolta matura una solidarietà fatta di mille attenzioni affinché i compagni di viaggio possano vivere al meglio la loro esperienza. A volte l’incontro e l’amicizia ci portano a rivedere i nostri modi di parlare e di agire affinché si compia anche una conversione nelle relazioni e questo lungo il cammino, al di là del significato e della ricchezza della meta.


(vademecum per la pastorale dei pellegrinaggi della Diocesi di Brescia)

Da Brescia all'Armenia, poi Fatima e il Belgio

Pellegrinaggi della Comunità

Mentre si avvicina il secondo pellegrinaggio del programma annuale della comunità pastorale previsto per giovedì 21 marzo al santuario della Madonna della Grazie a Brescia (con visita nel pomeriggio a Concesio, paese natale di papa San Paolo VI), è stato definito nei dettagli il viaggio dal 2 al 9 aprile in Armenia che sarà guidato da don Michele Somaschini, vicario parrocchiale del Lazzaretto.