Sabato 18 e domenica 19 nella parrocchia della Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto

All’inizio di ogni nuovo anno, inevitabilmente il pensiero torna a quello appena concluso. Si cerca di ricordarne i momenti più significativi, separando quelli positivi da quelli negativi, normalmente poi si procede a un bilancio sommario, e quindi si definisce se l’anno sia da ricordare o da cancellare.

Chiediamo così al vicario parrocchiale don Michele Somaschini che bilancio si può fare per il Lazzaretto relativamente al 2024.

“La vita - risponde - non richiede bilanci, ma memoria grata per il passato e fiduciosa speranza per il futuro. E allora dobbiamo dire grazie per quanto il Signore ci ha donato nell’anno trascorso, grazie per tutto ciò che di buono, di bello, di gioioso e di gratificante ci ha concesso, ma dobbiamo guardare anche alle strutture, a quanto non ha funzionato, a quanto di doloroso e tragico è successo”.

E quindi prosegue: “Soffermandoci sugli ultimi mesi, per il Lazzaretto siamo grati della numerosa presenza alle celebrazioni natalizie, un po’ meno per quelle della novena, dove ancora una volta abbiamo constatato la fatica di trasmettere ai più giovani il senso vero di quello che si sta vivendo. L’attesa riguarda la venuta nella carne di nostro Signore, non di un impegno in più del percorso di catechesi. La fatica è dovuta in gran parte alla sovrapposizione che si fa del percorso di catechesi con il percorso scolastico, per cui se le scuole vanno in vacanza si manda in vacanza anche Gesù.

Tuttavia, siamo chiamati a guardare al futuro consegnando il passato nelle mani del Signore Gesù, grati per gli appuntamenti che abbiamo vissuto insieme e che hanno contribuito a rendere più unita la nostra comunità cristiana e parrocchiale. In virtù di questo Anno Santo della Speranza, aperto la notte del 24 dicembre da Papa Francesco, ripartiamo con rinnovata fiducia riproponendo alcuni appuntamenti tradizionali e innestandone di nuovi”.

L’Epifania è stata celebrata con un piccolo presepe vivente alla messa delle 10, mentre nel pomeriggio la festa è proseguita in oratorio con la tombolata per le famiglie.

Particolare risalto verrà dato alla festa di S. Antonio Abate che sarà celebrata in ricordo del parroco don Antonio Cogliati. Si comincerà sabato 18 gennaio alle 17,30 con la celebrazione di una messa solenne, si proseguirà poi domenica 19 alle ore 15,30 in oratorio con l’accensione del falò e la benedizione degli animali. Seguirà una ricca merenda offerta a tutti i presenti.

Un secondo appuntamento sarà la festa della famiglia di domenica 26 gennaio, con la messa per le famiglie, la distribuzione del pane benedetto e il pranzo comunitario in oratorio.

Un altro significativo appuntamento, prettamente religioso, sarà la messa in onore di San Charbel che verrà celebrata domenica 23 febbraio dal sacerdote libanese padre Wissam, interamente cantata in rito melchita. Seguiranno poi le domeniche insieme in oratorio, denominate lab-oratorio.


Nicoletta Maggioni



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