Venerdì 15 novembre dalle 20,45 a L’Auditorium di piazza Risorgimento
L’associazione monzese di volontariato Carcere Aperto, che opera nella casa circondaiale di Monza, in collaborazione con il circolo Acli Leone XIII, la Casa Della Carità, il circolo culturale San Giuseppe, le associazioni “Diamo un’anima alla città”, e “L’Umana Avventura”, con il patrocinio del Comune di Seregno, hanno dato vita ad una iniziativa che metterà al centro le problematiche della giustizia e del carcere
L’evento è in programma per venerdì 15 novembre alle 20,45 presso l’Auditorium di piazza Risorgimento ed avrà come titolo “Giustizia e Carcere. Vale ancora la pena?”
L’iniziativa ha l’obiettivo di leggere e interpretare in modo nuovo e originale l’accadimento di un reato attraverso alcune domande di fondo ossia: cosa succede a tutti i soggetti coinvolti “vittima, media, istituzioni, reo” quando si commette un reato? Quale strappo si determina nei confronti delle vittime, dei loro familiari e nella società? Questo strappo ha qualche possibilità di essere ricucito? Il carcere è l’unica risposta ed è sempre la più efficace?
Sono domande che spesso e volentieri sorgono nell’opinione pubblica a fronte dei frequenti episodi di cronaca ed alle quali si risponde con facili e comodi stereotipi mentre invece è più complesso riflettere tenendo conto di tutti i punti di vista in particolare dei soggetti coinvolti direttamente.
Gli ospiti che si confronteranno e dialogheranno, anche con i presenti in sala, saranno: Cosima Buccoliero direttrice della casa circondariale di Monza; Marisa Fiorani madre di Marcella Di Levrano, assassinata dalla Sacra Corona Unita il 5 aprile del 1990; Luca Cereda giornalista; alcuni detenuti ed ex detenuti appartenenti al Gruppo della Trasgressione, attivo in tutte le carceri milanesi.
La discussione sarà condotta da Angelo Aparo, psicoterapeuta e fondatore del Gruppo della Trasgressione, e da Francesco Cajani, cresciuto a Seregno, ora sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. L’incontro, introdotto da Luigi Losa, sarà preceduto dalla proiezione di alcuni spezzoni del documentario “Lo strappo. Quattro chiacchiere sul crimine” di cui lo stesso Francesco Cajani, insieme ad Angelo Aparo ed altri professionisti, è co-autore.
All’iniziativa sono state invitati a partecipare anche dirigenti, insegnanti e studenti di tutte le scuole superiori della città.