Cordoglio

La comunità pastorale san Giovanni Paolo II nella mattinata di lunedì 2 settembre ha dato l’estremo saluto a mons. Silvano Motta, prevosto emerito di Seregno e parroco della Basilica San Giuseppe e della comunità pastorale Maria Madre della Chiesa dal 1995 al 2012, spentosi venerdì 30 agosto all’età di 88 anni a Erba dove era residente con incarichi pastorali presso la parrocchia di S. Maria Nascente.

Le esequie solenni sono state celebrate in due momenti, a Seregno ed Erba. La Basilica S. Giuseppe piena di fedeli, ha accolto la salma di mons. Motta nella mattinata di lunedì con la recita del rosario (analogamente a quanto avvenuto la sera precedente nel santuario della Madonna dei Vignoli) prima dell’inizio della liturgia funebre presieduta dal nipote mons. Gualtiero Isacchi, vescovo di Monreale e concelebrata da una trentina di sacerdoti, in primis il suo successore mons. Bruno Molinari ed il rettore del seminario diocesano don Enrico Castagna. Presenti anche il parroco di Valmadrera, don Isidoro Crepaldi (per un triennio viceparroco a Seregno con don Silvano) ed il prevosto di Erba, mons. Angelo Pirovano oltre ad alcuni compagni di messa, ordinati nel 1964, a don Stefano Perego e don Luca Broggi che hanno svolto il loro ministero durante gli anni di prevostura di don Silvano. Anche i quattro giovani sacerdoti seregnese che hanno maturato la loro vocazione in quel periodo, don Simone Arienti, don Paolo Confalonieri, don Simone Sormani e don Giovanni Calastri, e che gli erano particolarmente legati non hanno voluto mancare alle esequie.

Accompagnata dalla cappella musicale S. Cecilia la celebrazione eucaristica è iniziata con la lettura da parte di mons. Molinari del messaggio di cordoglio inviato dall’arcivescovo mons. Mario Delpini (il testo in altra parte del sito). Sono seguite le letture tratte dai vangeli di Giovanni e Matteo che hanno fornito gli spunti all’omelia del vescovo Isacchi (che pure pubblichiamo integralmente a parte).

Prima della conclusione don Bruno ha voluto esprimere il suo personale cordoglio ricordando mons. Motta come un «lavoratore instancabile nella vigna del Signore», e aggiungendo che «l’ho spesso invitato a tornare, ma lui era piuttosto schivo, perché non voleva dare fastidio. È comunque venuto molte volte, celerando con noi il sessantesimo e prima il cinquantesimo del suo sacerdozio. Tornava sempre per la patronale di San Giuseppe. Ogni volta, ho percepito nei nostri incontri il suo spessore. Porto il suo ricordo nel cuore». Dal canto suo don Crepaldi ha evidenziato il legame profondo che mons. Motta ha avuto e conservato sempre con la comunità di Valmadrera dove ha lasciato segni ancora tangibili e presenti del suo operato tra cui la costruzione di una chiesa.

Il vicesindaco di Seregno, William Viganò, presente con i colleghi assessori Borgonovo, Capelli, Cazzaniga, Galbiati, Perelli ed alcuni consiglieri comunali, ha dato a sua volta lettura di un messaggio del sindaco Alberto Rossi impossibilitato ad intervenire e nel quale ha ricordato il conferimento della cittadinanza onoraria a mons Motta nel 2019 con voto unanime del consiglio comunale. Erano presenti anche il sindaco di Valmadrera Cesare Colombo con l’ex primo cittadino, dal 1995 al 2004, Antonio Rusconi, deputato e senatore per tre legislature, che ha iniziato il suo impegno politico proprio con don Silvano, così come la fedele Annamaria che da Valmadrera a Seregno e infine Erba gli è stata accanto per oltre quarant’anni.

Mons. Isacchi ha infine benedetto la salma dello zio, presenti i suoi familiari, sul sagrato della Basilica da cui era uscita accompagnata dall’applauso dei fedeli.

Nel pomeriggio a Erba le esequie hanno visto la partecipazione, con il vescovo di Monreale, del vicario generale della diocesi mons. Franco Agnesi, del vescovo mons. Erminio De Scalzi compagno di messa di don Silvano e del vicario episcopale per la zona di Lecco mons. Gianni Cesena unitamente ad altri sacerdoti ed autorità. La salma è stata tumulata nella tomba di famiglia a Brivio il paese dov’era nato il 9 ottobre del 1935.

Luigi Losa