Sabato 14 settembre con l’intervento di esponenti dei vari ambiti

Lo scorso sabato 14 settembre dalle 9.30 alle 12.30, nella sala civica Gandini, si sono tenuti gli “Stati generali” della comunità pastorale san Giovanni Paolo II di Seregno, ossia l’incontro di tutti coloro che sono impegnati nei vari ambiti della pastorale, per ricordare il 10° anniversario, guardare al cammino fatto e alla situazione attuale e per riconoscere in essi i semi di speranza.

E’ toccato a Luigi Losa, moderatore dell’Assemblea sinodale decanale, guidare i lavori della mattinata, introdotti dal prevosto e parroco della comunità, mons. Bruno Molinari, che ha ringraziato i presenti per la loro partecipazione e ha sottolineato l’importanza di fare memoria e di avere a cuore la costruzione della comunità, citando un brano della proposta pastorale 2024/2025 dell’Arcivescovo.

La scelta della sala civica mons. L. Gandini quale luogo dell’incontro ha dato l’opportunità al sindaco Alberto Rossi, dopo i saluti, di ricordare il suo passato impegno in oratorio S. Rocco e di sottolineare l’importanza di tracciare un cammino che non sia schiavo del “si è sempre fatto così” e “non è compito mio”, ma che sia capace di costruire percorsi nuovi, scommettendo sul futuro. Inoltre, ha sottolineato l’importanza che il mondo civile e il mondo ecclesiale della città siano capaci di parlarsi e di sostenersi a vicenda nell’ascolto della popolazione, nel tessere relazioni significative, nell’aiutare i giovani, e nell’educazione all’impegno sociale e politico e alla cittadinanza responsabile.

Il teologo don Francesco Scanziani, attualmente impegnato anche nella comunità cittadina come sacerdote residente,  ha tenuto la riflessione introduttiva, sul tema di “Sognare la  Chiesa o una Chiesa da sogno, in ascolto dello Spirito per rinnovare la comunità cristiana”, prendendo in considerazione il brano di Atti 15, 1-12 sul primo concilio della Chiesa nascente, quando è stato necessario compiere scelte importanti e svincolarsi dalla tradizione ebraica. Come allora, anche noi oggi stiamo vivendo un cambiamento d’epoca e l’essere cristiani non è scontato, ma è sempre più una scelta, una convinzione. Come poter stare in questa sfida? Con il mettersi in ascolto in contesti  dove chi parla si prende la responsabilità di quello che dice. Poi, tutti insieme far emergere la voce dello Spirito che parla, che è la voce di Dio che dà consiglio. Si tratta di fare un’azione di discernimento, per capire dove Dio, nella realtà attuale, è già all’opera, per riconoscere i semi di novità e osare essere Chiesa che sa parlare di Dio che ‘fa nuove tutte le cose’ ed è  luogo di salvezza.

La seconda parte della mattinata è stata dedicata proprio a cercare di riconoscere questi semi di novità e di speranza, dando voce ai diversi ambiti della comunità pastorale, attraverso alcuni loro rappresentati. 

A turno hanno preso la parola Paola Monti per il cammino dell’iniziazione cristiana e l’oratorio, Benedetta Frigerio per i giovani, Stefania e Luigi Santonocito per i gruppi famiglia, Luigia Cassina per il Movimento terza età, Luca Lopiccoli per l’ambito liturgico, Gabriele Moretto per la carità, Paolo Viganò e Francesco Tagliabue per le associazioni che si occupano di cooperazione internazionale e sostegno delle missioni, Cristina Curioni per le scuole parrocchiali e paritarie, Enrico Marelli per le associazioni sportive che operano negli oratori, Luigi Losa per la comunicazione, Giovanni Gianola per i gruppi culturali e Franco Frigerio per il rapporto con la città.

Ciascuno di loro, dopo una breve presentazione della situazione attuale, ha cercato di individuare alcune criticità, ma soprattutto i semi di speranza che possono indicare un cammino e permettere di osare dei passi in avanti. Le voci ascoltate non hanno voluto, né potuto dire tutto quello che la comunità pastorale ha vissuto in questo decennio, ma sicuramente hanno offerto preziosi spunti di riflessione. 

A completamento del quadro è stato presentato un video di foto curato da Maurizio Esni con tutti i momenti celebrativi principali della comunità pastorale che si sono svolti durante il decennio appena trascorso.

Ha concluso la mattinata l’intervento “In cammino, guardando al futuro”, del teologo don Martino Mortola, che ha voluto proporre una prima ‘reazione a caldo’ alle voci appena ascoltate, sottolineando, alcuni spunti da non dimenticare: fare insieme è meglio, avere uno sguardo anche a ciò che sta al di fuori della comunità, studiare nuovi approcci sul passaggio dall’oratorio alla parrocchia, avere  una cura vocazionale per la singola persona, prendere atto della diminuzione della partecipazione alla messa festiva. 

Ha offerto, infine, un esercizio di metodo su come affrontare questi e altri spunti che il vissuto comunitario ci offre, prendendo come esempio la diminuzione della partecipazione alla messa, che è diretta conseguenza del crollo demografico della popolazione. Ha, quindi, presentato delle prospettive di evoluzione delle nostre comunità parrocchiali, tenendo conto degli obiettivi che si danno e sogni che si vorrebbero realizzare.

Ha concluso la lunga, feconda e densa mattinata di ascolto il responsabile della comunità, mons. Bruno Molinari, che brevemente ha invitato a ricordare con gratitudine quanto è stato fatto in questo decennio, ad ascoltare per non cadere nell’autoreferenzialità, a sognare per intuire un cammino possibile, a tessere significative relazioni interpersonali, a progettare insieme e a osare strade nuove.

Paola Landra 


Galleria Fotografica

Leggi anche