Restauri
Per il campanile di Santa Valeria è in corso il countdown. La fase conclusiva dei lavori di risanamento è lo smontaggio della fitta impalcatura che dovrebbe terminare entro fine mese, sempre tempo permettendo, così il concerto di sei melodiose campane potrà tornare a suonare a festa in occasione dell’8 dicembre prossimo, festa dell’Immacolata Concezione, sempre che anche gli accordatori avranno terminato il lavoro di intonazione delle stesse.
Il più alto campanile della Brianza, 76,70 metri, è in restauro dallo scorso luglio, prima però ad essere rettificate sono state le campane e i batacchi, la sistemazione dei giunti e dei relativi contrappesi. Per un ammontare di 116 mila 938 euro, mentre per il risanamento, la sostituzione dei serramenti del sacrario, stazione ascensore, rifacimento impianto elettrico del campanile, sigillature vetrate fisse sulla rampa scale del campanile e oneri di progettazione il preventivo era di 750 mila euro.
Le operazioni di smontaggio sono iniziate negli ultimi giorni di ottobre e vedono impegnati quattro tecnici della ditta Panizza di Brescia, mentre poco prima si erano concluse le ultime rifiniture ai muri del campanile, quando il capo cantiere e restauratore Marco Illini, da cima a fondo ha spruzzato sia sui costoloni di intonaco che sui mattoni rossi una sostanza idrorepellente incolore a base di silicati di potassio, un materiale che rende le parti murali scivolose alla pioggia.
Attualmente sono già ben visibili la cella campanaria e il colore avorio dei costoloni che ben contrastano col rosso dei mattoni cambiando l’aspetto cromatico del campanile rispetto al passato. I lavori per il restauro moderno della struttura, erano iniziati nel giugno scorso con la lunga fase di montaggio del ponteggio terminata a metà luglio a cui era seguita la preparazione dei materiali da parte del restauratore che Marco Illini ha sempre sottoposto all’approvazione della Soprintendenza alle Belle arti di Milano.