Messaggio

La Pasqua è la più grande tra le nostre feste cristiane.

Altre ricorrenze saranno forse più intime, più commosse e commoventi, più festose e vivaci, più chiassose e colorate. Questa è la Festa cristiana per eccellenza perché riassume tutto il mistero il Dio, tutto il Vangelo, tutta l’esperienza cristiana. Ed anche perché, in un certo senso, è la somma di tutti i valori, le speranze e i sogni che ciascuno di noi porta nel cuore.

Entriamo in questi due “perché”.

La Pasqua riassume tutto. È il punto di arrivo di una storia lunga due millenni, quelli prima di Cristo, quelli di un popolo eletto, amato e accompagnato da Dio sui sentieri ardui della schiavitù, del deserto, delle guerre, delle deportazioni, ma anche dell’alleanza, delle profezie, dello splendore, della consolazione. Quella storia antica, che ancora oggi noi leggiamo con fede, culmina nella Pasqua di Gesù, nella croce piantata al cuore del mondo, nella risurrezione che compie ogni promessa.

Ma è anche il punto di partenza di un’altra storia, anch’essa bimillenaria: quella dopo Cristo, della Chiesa in cammino su ogni strada, fino agli estremi confini della terra, fino alle periferie del mondo. Tutto si irraggia dal Crocifisso Risorto, fonte di speranza e segno della potenza di Dio.

La Pasqua è la somma di tutti i valori: l’amore e il dono di sé, il valore del sacrificio e della sofferenza, la speranza della vita senza fine, il coraggio e l’entusiasmo di annunciare un tempo nuovo, la gioia della vittoria su male e sulla morte. Tutti i desideri più belli che ciascuno può leggere nel proprio animo sono come condensati e dispiegati nella Pasqua. 

Primavera dello Spirito, esplosione della Vita, salvezza universale, sorpresa dell’avverarsi di promesse e speranze: questo e altro ancora è la Pasqua!

Penso che - tutto sommato - la festa di Pasqua sia anche quella meno inquinata dal consumismo. Piccola concessione per colombe e uova che, se non altro, conservano e ricordano un legame con simboli realmente pasquali: la sorpresa della vita e della libertà.

Buona Pasqua!


don Bruno Molinari