Cordoglio
Un malore all’uscita della chiesa di S. Maria Nascente ad Erba, dove aveva celebrato la messa quotidiana, ha determinato questa mattina, venerdì 30 agosto, poco dopo le 10, la morte in pochi istanti di mons. Silvano Motta, prevosto emerito di Seregno dal 1995 al 2012.
Nato a Brivio (Lc) il 9 ottobre del 1935, mons. Silvano Motta avrebbe compiuto tra pochi mesi 89 anni. Reduce da una caduta in casa che gli aveva procurato una frattura alla spalla ed il ricovero in ospedale alcune settimane addietro, si era comunque ripreso e proprio nella giornata di giovedì gli era stato rimosso il tutore all’arto infortunato.
“Ero andato a trovarlo un paio di settimane fa – ricorda il suo successore a Seregno mons. Bruno Molinari che aveva sempre mantenuto uno stretto contatto con don Silvano – e lo avevo trovato bene, sempre lucido e presente anche con la memoria. A lui la comunità cristiana cittadina deve tanto non solo per gli interventi strutturali messi in atto, in primis la ristrutturazione del palazzo di via Cavour 25 sede storica delle associazioni cattoliche e del circolo culturale S. Giuseppe e diventato dal 2013 il Centro pastorale mons. Enrico Ratti che lo aveva ‘fondato’, ma soprattutto per aver avviato, con la creazione delle comunità pastorali Maria Madre della Chiesa e San Luca, il processo che ha portato alla nascita della comunità pastorale cittadina San Giovanni Paolo II di cui nelle prossime settimane ricorderemo il decennale della costituzione con la presenza dell’arcivescovo mons. Mario Delpini”.
I funerali di mons. Motta, che il 21 maggio del 2019 era stato nominato cittadino onorario di Seregno all’unanimità dal consiglio comunale di Seregno riunito eccezionalmente a L’Auditorium di piazza Risorgimento, si svolgeranno in due momenti nella giornata di lunedì 2 settembre: alle 10,30 in Basilica S. Giuseppe presente e celebrante con altri prelati il nipote mons. Gualtiero Isacchi arcivescovo di Monreale, e successivamente a Erba alle 15 nella chiesa di S. Maria Nascente dove dal 2012 era residente con incarichi pastorali. La salma verrà quindi tumulata nella cappella di famiglia a Brivio, suo paese natale dove vivono ancora alcuni suoi parenti (il nipote Stefano ne è stato sindaco per dieci anni).
Settimo di undici figli, entrato in seminario all’età di 19 anni dopo il diploma di ragioneria e un’esperienza come contabile in un negozio, mons. Silvano Motta venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1964, giusto sessant’anni fa, dall’allora arcivescovo di Milano e poi cardinale Giovanni Colombo di cui sarebbe poi stato segretario dal 1976 (anno dell’evento diossina a Seveso) al 1980. Novello prete fu subito vice economo del seminario di S. Pietro a Seveso e dal 1966 economo e successivamente dal 1971 rettore. Nel 1980 venne nominato parroco a Valmadrera dove rimase sino al 1995 lasciando un vivo ricordo in una comunità a cui è sempre rimasto legato e dove la notizia della sua scomparsa ha suscitato un vasto e vivo cordoglio.
Nell’estate del 1995 venne designato dall’arcivescovo card. Carlo Maria Martini prevosto di Seregno a seguito dell’improvvisa scomparsa di mons. Luigi Gandini, prete da cinquant’anni e in città dal 1964. L’ingresso di mons. Silvano a Seregno con il motto “Cristiano con voi, pastore per voi” avvenne ufficialmente il 12 novembre del 1995. In poco tempo pose mano alla ristrutturazione della casa prepositurale di piazza Libertà, quindi alla realizzazione del nuovo altare maggiore della Basilica affidata allo scultore e artista Floriano Bodini, agli interventi sulla chiesetta di San Rocco e su quella di San Salvatore, fino al già citato edificio di via Cavour che inaugurerà il 17 marzo 2013, nell’anno successivo alla conclusione del suo ministero pastorale il 30 giugno del 2012 all’età di 77 anni. In occasione del Giubileo dell’Anno 2000, quale segno della carità dei seregnesi, sostiene ed ospita nella casa prepositurale l’avvio della Mensa del Povero con la collaborazione della Conferenza San Vincenzo. Un’anticipazione del ‘sogno’ della Casa della Carità che ebbe poi modo di visitare nel 2022 accompagnando il nipote mons. Gualtiero Isacchi invitato alla Festa della Basilica dopo la sua nomina vescovile.
Da sacerdote residente a Erba mons. Silvano ha collaborato con il vicario episcopale per la formazione del clero e per il clero anziano e ammalato di tutta la zona pastorale III di Lecco finchè età e salute glielo hanno consentito.
Il suo ultimo incontro con la comunità cristiana di Seregno risale alla scorsa domenica 17 marzo quando, in occasione della festa patronale di San Giuseppe, ha ricordato il suo 60° di ordinazione sacerdotale pronunciando un’omelia ancora presente su questo sito e intrattenendosi a lungo successivamente con numerosi parrocchiani.